Se avete deciso di godervi un weekend fuori porta alle Cinque Terre, sarete sicuramente curiosi di saperne qualcosa in più prima di partire, anche solo per cominciare a pregustarvi la magia e l’atmosfera del luogo.
Situato nella Liguria di levante, quasi al confine con la Toscana, il Parco Naturale delle Cinque Terre è da sempre una delle mete più gettonate ed ambite dai turisti di ogni nazionalità, proprio per gli scenari e l’atmosfera unica che è in grado di regalare.
Cinque terre: cosa vedere?
Veri protagonisti del parco sono i cinque borghi di pescatori che lo animano e lo rendono vivo. Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore con i loro colori e le strette vie pieni di negozietti e ristoranti animano infatti il luogo conferendogli un’atmosfera tutta italiana.
Non solo i piccoli borghi, ma anche la natura che li circonda è fra i grandi protagonisti della zona. I cinque villaggi sono infatti sparsi all’interno dell’omonimo parco naturale che può essere percorso in lungo e in largo grazie ai diversi sentieri che non solo collegano le cittadine, ma che permettono di avventurarsi all’interno di vigneti, pineti e vegetazioni fra le più variegate, il tutto a picco su scogliere rocciose che vi lasceranno davvero a bocca aperta.
Cinque terre: come muoversi all’interno del parco?
Come anticipato poco fa il parco è percorso da numerosi sentieri che non solo permettono lo spostamento da un borgo all’altro, ma conferiscono anche la possibilità di fare trekking immergendosi completamente nella natura.
Nel caso non foste però dei grandi amanti delle passeggiate in montagna e preferiate godervi esclusivamente l’atmosfera di convivialità che si respira nei cinque borghi, il parco mette a disposizione un servizio di collegamento tramite treno che permette di spostarsi facilmente da un borgo all’altro senza troppi problemi.
Il servizio treno, così come la possibilità di fare trekking all’interno del parco, non è però gratuito e richiedere l’acquisto della “Cinque Terre Card“, disponibile in diverse versioni a seconda delle specifiche esigenze.
Nel caso vogliate saperne di più vi consigliamo di dare una lettura a questo altro articolo nella quale troverete una serie d’informazioni utili per l’organizzazione del tour, tra cui l’acquisto della card.
Cinque terre: i borghi
Come anticipato poco fa, il vero cuore pulsante del parco naturale è senza dubbio rappresentato dai cinque borghi che lo animano: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.
Visitabili tutti quanti nel giro di un weekend, o addirittura all’interno di una singola giornata, ognuna delle “cinque terre” si diversifica dalle altre grazie a delle specifiche caratteristiche che le identificano e le rendono uniche.
Il borgo di Monterosso
Il primo dei cinque borghi partendo da nord è quello di Monterosso, che essendo il più grande di tutti ricorda più un piccolo paese. Proprio qui a Monterosso potrete trovare le uniche tre spiagge di sabbia presenti in tutto il parco delle cinque terre: la spiaggia di Nettuno, quella di Fegina e quella di Monterosso, cosa più uniche che rara nella costa ligure dove scogli e sassi vanno sicuramente per la maggiore. Durante la bella stagione le spiagge sono attrezzate di lettini ed ombrelloni mentre durante il periodo autunnale e invernale sono completamente sgombre da qualsiasi attrezzatura, permettendo allo sguardo di gettarsi direttamente in mare aperto.
Monterosso si divide in due parti: Fegina, la zona più nuova dove si trova arriva con il treno, e il borgo vecchio a cui si arriva facilmente percorrendo il tunnel appena fuori dalla stazione.
Appena arrivati abbiamo approfittato della tranquillità che solo un piccolo paesino alle prime luci del mattino può regalare per una visita veloce del grazioso centro. Ricco di scorci tipici e piccoli negozietti in apertura, oltre che di ristoranti e bar, dove ci siamo gustati una buonissima colazione prima di tuffarci alla scoperta del parco.
Una volta visitato il centro ci siamo diretti verso la spiaggia, che costeggiata verso sud, conduce direttamente all’imbocco del “Sentiero Azzurro” che collega Monterosso a Vernazza e verso cui ci siamo diretti per raggiungere la seconda tappa del nostro itinerario.
Il villaggio di Vernazza
Dopo una camminata panoramica completamente immersi nella natura della durata di 1.30h, raggiungiamo Vernazza, secondo borgo delle cinque terre partendo da nord.
Il suggestivo panorama del piccolo paesino visto dall’alto durante l’ultimo tratto del percorso ci ripaga fin da subito della fatica della nostra camminata regalandoci una visuale unica per scattare foto ricordo che sembrano delle vere e proprie cartoline.
Dal sentiero si accede direttamente nel centro storico del borgo, dove la natura lascia spazio ai tipici carruggi liguri e ai colori caldi che li contraddistinguono. Passeggiando per le vie del piccolo centro è impossibile non innamorarsi di questo luogo e non è troppo difficile capire per quale motivo sia stato preso d’ispirazione per la creazione dell’immaginario borgo di “Porto Rosso“, dove sono ambientate le vicende dei protagonisti del film Disney Pixar “Luca”.
La terra di montagna: Corniglia
Terza tappa del nostro tour delle cinque terre è Corniglia, che decidiamo questa volta di raggiungere in treno, come tutte le altre tappa visto la necessità di concentrare la nostra visita in un’unica giornata.
A contrario degli altri borghi Corniglia è l’unica a non avere accesso diretto sul mare e proprio per questo ricorda più un paesino di montagna. Situata su un’altura di circa 90 metri è facilmente raggiungibile dalla stazione principalmente in due modi: a piedi tramite la Scalinata Lardarina, suddivisa in 33 rampe per un totale di 382 gradini, oppure utilizzando un bus che fa avanti e indietro collegando la stazione al piccolo borgo.
Una volta arrivati nel centro storico si nota subito la differenza con gli altri borghi decisamente più marittimi. Uno dei grandi vantaggi conferiti dall’altezza è però sicuramente quello di poter godere di splendide viste panoramiche, come quella che si apre davanti a noi dalla piccola piazzetta denominata “La Terrazza di Santa Maria“.
Ne approfittiamo dell’orario e del fatto che il borgo fosse meno affollato rispetto agli altri appena visitati per pranzare. La nostra scelta ricade su un tipico ristorantino chiamato “La cantina del Manan“, dove abbiamo la possibilità di provare per la prima volta i tipici testaroli al pesto, una pasta spessa e porosa perfetta per essere accompagnata con il tipico pesto ligure.
Il borgo di Manarola
Quarta e penultima tappa del nostro itinerario è il borgo di Manarola, secondo paesino delle Cinque Terre arrivando da La Spezia.
Dopo un veloce giro per il centro storico ci rechiamo subito verso il piccolo porticciolo in cui confluiscono tutte le strette vie della cittadina. Procedendo verso nord si raggiunge una piccola altura dalla quale si può davvero godere di una visuale quasi completa dell’intero borgo, che sicuramente vi risuonerà familiare essendo una delle viste più comuni delle innumerevoli foto delle cinque terre reperibili online e non solo.
Nei pressi di quest’altura si trova anche il famosissimo locale “Nessuno Dorma“, conosciuto per i suoi aperitivi con vista esclusiva su tutto il borgo di Manarola. Essendo chiuso durante i mesi di bassa stagione non abbiamo avuto la possibilità di provarlo, ma consigliamo a coloro che visiteranno il parco durante le stagioni primaverili ed invernali di provarlo essendo un must dell’itinerario.
Visto il grande afflusso di persone che ogni giorno visitano la cittadina e la rinomanza del locale, l’unico modo per prenotare un tavolo è tramite un’app gratuita chiamata proprio “Nessuno Dorma” dove è possibile prenotare il proprio turno per godere del delizioso aperitivo con vista.
Ultima tappa: Riomaggiore
Ultima tappa del nostro tour delle cinque terre è il borgo di Riomaggiore, raggiungibile da Manarola a piedi nel giro di 30 minuti grazie alla panoramica e rinomata “Via dell’amore“.
Percorso da ripide scalinate che confluiscono nel centro nevralgico del borgo, il piccolo porticciolo ricco di pub e ristoranti, il piccolo borgo sembra l’ambientazione perfetta per una favola in cui il tempo si è fermato.
Non appena arriviamo nei pressi del mare rimaniamo subito estasiati dallo spettacolo che ci si presenta davanti agli occhi. L’orario del tramonto, in cui abbiamo avuto la fortuna di essere presenti, regala infatti un’atmosfera magica che riempie con i suoi colori “infuocati” tutto il borgo, andando ad accentuare al massimo i colori caldi che contraddistinguono i palazzi a strapiombo sul mare.
Percorriamo quindi la zona del porticciolo per trovare un luogo il meno affollato possibile per scattare qualche foto ricordo di questo indimenticabile tramonto, che, nonostante l’ammasso di persone, ci regala un finale perfetto per il nostro tour.
Napi’s Tips
Dove soggiornare per visitare le cinque terre?
Una delle domande più frequenti che ci viene posta quando parliamo del nostro weekend alle cinque terre è proprio dove abbiamo soggiornato. Noi personalmente abbiamo preferito prenotare un B&B a La Spezia, non solo per i costi inferiori rispetto al soggiorno in uno dei cinque borghi, ma anche per la maggiore offerta di ristoranti e vita notturna presente.
Oltre ad essere una cittadina inaspettatamente bella La Spezia è collegatissima grazie al treno ai cinque borghi e proprio per questo è spesso scelta come luogo di soggiorno per coloro che organizzano un tour delle cinque terre.
Visitare Porto Venere: la “sesta terra“
Se siete in procinto di organizzare un weekend alle cinque terre sicuramente non potete non dedicare una mezza giornata per la visita di Porto Venere.
Posizionata all’estremità del Golfo dei Poeti, a soli 20 minuti d’auto da La Spezia, Porto Venere può essere a tutti gli effetti considerata una “sesta terra“, in quanto davvero molto simile per architettura alle altre cinque cittadine sopra citate.
Immancabile è una visita alla chiesa di San.Paolo, posizionata all’estremità di Porto Venere e completamente alloccata su un sistema di rocce che la regalano davvero un forte impatto visivo. Costruita sulle rovine di un tempio dedicato alla dea Venere, nata secondo la leggenda dalla spuma del mare del luogo, è proprio ad essa che il borgo deve il suo nome e gran parte della sua popolarità.
Nel caso avesse maggiore tempo a disposizione vale sicuramente la pena una di vistare anche il Castello Dorio, che disposto su un’altura sopra il borgo cittadino sembra sorvegliarne gli abitanti.