Istanbul: storia di una città sospesa fra due continenti

Poche città al mondo possono vantare una storia millenaria e movimentata come quella di Istanbul. Da sempre punto d’unione fra Oriente e Occidente nel corso dei secoli è stata oggetto di mire ed aspirazioni da parte dei più potenti imperi della storia interessati ad impadronirsene per la sua posizione strategica sul Bosforo e per il suo ruolo simbolico di capitale dei due mondi.

Storia-di-Istanbul-Costantinopoli-Bisanzio

Storia di Istanbul

Fondata ufficialmente verso il 667 a.c la storia di Istanbul può essere sicuramente suddivisa in tre grandi periodi, ognuno dei quali rispecchia a pieno la cultura e la storia delle popolazioni che vi hanno abitato lasciando un segno del proprio passaggio tutt’ora visibile a distanza di secoli.

Abitata prima dai greci con il nome di Bisanzio, dai romani sotto il nome di Costantinopoli e dai Turchi dell’impero ottomano che le conferirono il suo attuale nome, la città di Istanbul sembra tutt’ora reggersi su strati di culture e tradizioni tra le più differenti, che mescolandosi fra di loro creano un ambiente e un’atmosfera introvabile in qualsiasi altra città del globo.

Iniziata con la caduta dell’impero Ottomano, avvenuta nel 1918, e la nascita della Repubblica di Turchia, Istanbul vive attualmente quella che può essere a tutti gli effetti considerata la sua “quarta vita“, come città e metropoli sempre più globale ed orientata al futuro.

Abitata ufficialmente da circa 15 milioni di abitanti, con stime non ufficiali che arrivano a contarne addirittura 20 milioni, la città di Istanbul svetta nella classifica delle più popolose a livello mondiale, portando con se tutto il peso e le problematiche che la gestione di una megalopoli di questo livello comporta.

Storia di Istanbul: Bisanzio

Bisanzio greca

Fondata nel 667 a.c da alcuni coloni greci provenienti dalla città di Megara, vennè così chiamata in onore del loro re e guida “Byzas”, che secondo la leggenda si fece guidare dall’oracolo di Delfi nella definizione del luogo più adatto per fondare la nuova città.

Grazie alla sua posizione strategica sulle rive del Bosforo che, oltre a consentire una buona difesa dagli attacchi dei nemici, portava alle casse cittadine numerose entrate provenienti dai dazi per i passaggi dalle navi, la città di Bisanzio subì nei primi secoli dopo la sua fondazione un rapidissimo sviluppo, aiutata anche da un’atteggiamento neutrale e trasformista nei confronti del conflitto greco persiano (499-479 a.c), centrale ai tempi nelle vicende di tutta la zona.

Fu solo dopo la vittoria della guerra da parte di Atene che Bisanzio passò sotto la sua sfera d’influenza, da cui riottenne l’indipendenza solo nel 355 a.c dopo una serie di turbolenti rivolte interne, per poi consegnarsi senza porre resistenza al condottiero Alessandro Magno che le permise di mantenere la privilegiata condizione di città stato, che persistette anche in seguito alla sua annessione all’Impero Romano avvenuta nel 79 dc .

Bisanzio romana

Il periodo che seguì l’annessione della città di Bisanzio all’impero Romano portò una forte crescita e prosperità che venne arrestata solo nel 190 d.c, quando in seguito alla morte dell’imperatore Petinace, la città si schierò dalla parte di Pescennio Nigro sull’annosa questione della successione al trono nella lotta contro Settimo Severo.

Fu proprio quest’ultimo, una volta vinta la guerra a radere completamente al suolo la città, ordinandone subito dopo la ricostruzione per via della sua importanza strategica, seguendo però un progetto di ampliamento delle mura cittadine che portarono a raddoppiarne l’estensione.

Storia di Istanbul: Costantinopoli

Fu solo intorno al 330 dc che la città, oramai sotto guida romana, prese il nome di Costantinopoli in onore dell’imperatore Costantino che, preso il controllo dell’impero romano d’Oriente dopo una sanguinosa guerra civile, si pose l’obbiettivo di spostare la capitale sempre più verso le rive del Bosforo, ampliando e raffrozando l’antica cinta muraria di Bisanzio e permettendo così alla “nuova” città di crescere al suo interno.

Numerosi furono gli imperatori che si susseguirono alla guida di Costantinopoli, ampliandola, rafforzandola e rendendola un vero e proprio gioiello architettonico, ammirato e ambito da tutto il mondo antico. Impossibile non ricordare fra i vari sovrani della città le figure di Giustiniano e di sua moglie Teodora, che al potere fino al 450 d.c, furono i principali promotori di un’importante ristrutturazione urbanistica, che portò alla costruzione di alcuni fra quelli che tutt’ora vengono considerati i simboli più iconici di tutta Istanbul, come ad esempio l’attuale moschea di Aya Sophia.

Caduta di Costantinopoli

Il forte sviluppo e la grande crescita urbana si alternarono nel corso dei secoli ad una serie di attacchi alla città da parte delle popolazioni circostanti, respinti grazie alle solide mura difensive, oltre che dalla preparazione dell’esercito imperiale. Sarà solo la pressione congiunta proveniente dai turchi dell’Asia, oramai stabilmente insediati nella zona dell’Anatolia e in procinto di espandersi in altre zone della Turchia, e della Repubblica di Venezia, eterna rivale della città per il commercio via mare, a portare una vera e propria crisi interna alla città che culminerà con l’invasione turca del 1453 d.c.

Guidati dal sultano Mehmet II saranno proprio i turchi del nascente impero Ottomano ad impossessarsi dell’insbugnabile città sulle rive del Bosforo, dopo un assedio di ben 53 giorni. Aiutati da alcuni dei cannoni più all’avanguardia dell’epoca i soldati turchi riuscirno a fare breccia nelle imponenti mura, ad uccidere l’ultimo imperatore romano Costantino XI Paleologo e a mettere fine per sempre a ciò che rimaneva dell’impero romano d’Oriente.

Storia di Istanbul: Istanbul

Fu proprio la presa di Costantinopoli ad opera dell’Impero Ottomano a segnare l’inizio di una nuova epoca per la città, che da li in avanti prenderà il nome di Istanbul, prima solo per gli abitanti e dall’inizio del ‘900 anche per tutti gli altri.

Consideratosi il successore legittimo degli imperatori romani, non appena preso il potere all’età di soli 21 anni, Mehmet II si rese subito promotore di una serie di lavori e di ristrutturazioni all’interno della città con lo scopo di renderla un centro amministrativo, politico e culturale degno dell’Impero Ottomano, all’epoca all’inizio della sua espansione.

Grazie ad una politica volta a ripopolare la città dopo la conquista turca, fu proprio il nuovo imperatore ad optare per un’apertura verso le popolazioni scappate per via dell’assedio, che ritornarono grazie alla promessa di una maggiore tolleranza verso i propri usi e costumi, oltre che verso la loro religione.

Anche nei confronti dei coloni genovesi, schieratesi dalla parte di Costantinopoli durante l’attacco alla città, fu mostrata particolare clemenza da parte del sultano, che gli permise di reinsediarsi nella zona da loro precedentemente abitata (l’attuale Beyoğlu) con l’unico compromesso di distruggere le mura e le altre strutture difensive ad eccezione della Torre di Galata, tutt’ora uno dei simboli più noti e conosciuti della città.

Crescita e declino di Istanbul

Sotto la guida dell’impero Ottomano la città di Istanbul crebbe ulteriormente, tanto da diventare durante il regno di Solimano il Magnifico, la città culturalmente più avanzata del mondo, nonché la città orientale più proiettata verso occidente e la cultura europea. Simbolo del collegamento culturale fra Istanbul e l’Europa è sicuramente l’iconico Oriente Express che, inaugurato nel 1883 permise alla capitale turca di collegarsi a Parigi, tramite un viaggio a tappe attraverso l’Europa intera e tutt’ora percorribile.

La caduta dell’impero Ottomano in seguito alla sconfitta della prima guerra mondiale, insieme allo spostamento della capitale della neo nata Repubblica Turca ad Ankara, dove nacque il movimento dei giovani turchi guidato dal leader Mustafa Kemal, portò ad un inevitabile declino e deterioramento della città caratterizzante tutti i primi decenni del secolo scorso.

Istanbul contemporanea

L’apertura del mercato avvenuta negli anni ’80 insieme all’importante crescita turistica dell’ex capitale ottomana, riportarono Istanbul sulla scena internazionale, consentedole una crescita ed un’urbanizzazione finora senza precedenti.

Sarà però la guida dell’attuale primo ministro Tayyip Erdogan, un tempo sindaco della città (dal 1994 al 1998) e promotore di una serie di orpere urbanistiche maestoese e spesso criticate in quanto utili solo a livello propagandistico, a dare ad Istanbul un ulteriore impulso di crescita con la realizzazione di interi quartieri ispirati alle più moderne e caotiche megalopoli occidentali.

Napi’s tips

La storia della città di Istanbul è sicuramente una fra le più varie e particolari al mondo e difficilmente replicabile in altre realtà. Abbiamo provato in questo articolo a riassumerla rendendo noti quelli che secondo noi sono i punti più salienti e fondamentali al fine di capire e vivere a fondo la città.

Nel caso abbiate appena prenotato una vacanza ad Istanbul e siate alla ricerca di qualche ispirazione per l’organizzazione della vostra vacanza, vi rimandiamo a questi altri articoli che speriamo possano esservi utili:

  • Cosa vedere a istanbul: itinerario di 4 giorni della città turca
  • 15 cose imperdibili da vedere a Istanbul
  • I 10 quartieri assolutamente da non perdere a Istanbul
  • I quartieri colorati di Balat e Fener

Articoli correlati

Italia Viaggia
Europa Viaggi
Mondo Viaggi