Storia e curiosità su Balat e Fener: i quartieri colorati di lstanbul

Tra le zone meno conosciute dai turisti, ma fra le più ricercate per le foto social, i quartieri colorati di Istanbul Balat e Fener rappresentano due vere perle nascoste nell’immensa città.

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Quartieri colorati di Istanbul: Balat e Fener

Incluse fra il patrimonio dell’UNESCO, le zone di Balat e Fener, situate ad ovest di Eminönü e affacciate direttamente sul Corno d’Oro, sono fra le più caratteristiche ed emblematiche di tutta Istanbul.

Zone un tempo centrali nella vita cittadina, sono state con il passare del tempo sempre più emarginate, per tornare alla ribalta solo recentemente proprio grazie al richiamo turistico spesso sollecitato dalla condivisione social delle loro particolari e coloratissime architetture.

Fra i quartieri più multiculturali dell’intera città sia Balat che Fener sono stati nel corso dei secoli plasmati dalle diverse culture che, spesso contemporaneamente, gli hanno abitati e vissuti impregnando di storia e tradizioni i loro affascinanti vicoli.

Quartiere di Fener

Una delle prima zone ad essere abitata dopo la conquista ottomana del XV secolo, è nel quartiere di Fener che si stabilì la comunità greca ortodossa lasciando segni tutt’ora visibili del proprio passaggio.

È proprio qui infatti, nella chiesa di San.Giorgio, che ha sede il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, una delle cinque sedi principali della cristianità nel mondo.

Il legame del quartiere con la religiosità non si limita però solo al cristianesimo ortodosso. Una delle attrazioni principali che possiamo qui trovare è infatti la Sinagoga di Yanbol, simbolo e luogo d’incontro della fervente comunità ebraica che in passato ha abitato Fener.

Passeggiando per le vie di questo pittoresco quartiere fuori dal tempo avrete l’opportunità di scontrarvi con architetture fra le più varie e disparate, simbolo dell’integrazione di diverse culture e periodi storici. Imperdibile parlando di architetture una visita alla scuola greco ortodossa di Fener, che con la sua imponente struttura rivestita di mattoni rossi ricorda più un palazzo londinese che una struttura orientale.

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Quartiere di Balat

Storico quartiere ebraico della città, Balat è sicuramente l’esempio più lampante di convivenza multireligiosa ad Istanbul. Nel corso dei secoli oltre alla comunità ebraica è stato infatti uno dei luoghi di maggiore accentramento per la comunità greco ortodossa, armena e rom, che, integratesi con i precedenti abitanti, hanno reso Balat una delle zone più multiculturali della città.

Non solo edifici religiosi di primo piano come la Sinagoga di Ahrida e la Chiesa di Santo Stefano, il quartiere offre a tutti i suoi visitatori un’atmosfera autentica che si respira a pieno fra i suoi vicoletti ricchi di locali e botteghe tipiche.

Uno dei luoghi preferiti in città per tutti gli amanti della fotografia, gli scorci che il quartiere è in grado di regalare grazie alle sue strette e tortuose stradine e alle case in legno colorate con i balconi in ferro battuto, sono davvero unici nel loro genere. Non c’è infatti da sorprendervi se vi troverete costretti ad aspettare il vostro turno per scattarvi una foto ricordo in uno dei tanti luoghi d’interesse di Balat.

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Altri quartieri di Istanbul

Abbiamo parlato di due dei quartieri secondo noi più interessanti di tutta la città: Fener e Balat. Nel caso stesso programmando una vacanza in città e fosse interessati a scoprirne altri non perdetevi questo altro articolo sui 10 quartieri assolutamente da non perdere ad Istanbul!

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